Territorio

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SISTEMAZIONE IDROGEOLOGICA

Il territorio comunale di Mergozzo è inciso ed attraversato da numerosi corsi d’acqua che, in caso di

eventi meteorologici intensi e prolungati, danno origine ad intensi fenomeni torrentizi. Partendo da

questo dato di fatto, nel corso degli ultimi 10 anni, sui principali corsi d’acqua, si è intervenuti con

appropriate sistemazioni idrogeologiche e regimazioni idrauliche, che hanno difeso adeguatamente

il territorio, soprattutto in corrispondenza dei centri abitati.

Tale attenzione dovrà continuare e gli interventi di pulizia e sistemazione dei corsi d’acqua dovrà

riguardare anche i Rii minori che, in gran numero, interferiscono ed interessano, sia le Frazioni, che il

Capoluogo. Si provvederà, pertanto, alla costante pulizia dei Rii ed a far costruire nuove opere di

difesa o a completare quelle esistenti, in modo da garantire sicurezza agli edifici ed alle infrastrutture

comunali (strade, ponticelli, ecc.).


REVISIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE

Siamo consapevoli che il governo equilibrato del territorio si esplica attraverso un adeguato strumento

urbanistico ovvero il Piano Regolatore Generale. Quello vigente venne elaborato a metà degli anni ’80 e fu approvato dalla Regione Piemonte nel 1990; successivamente, alla fine degli anni ’90, ne era stata predisposta una Variante Strutturale a completamento delle previsioni urbanistiche.

Ad oggi, dopo oltre 15 anni di vigenza di tale strumento urbanistico, si può facilmente constatare come

siano stati realizzati quasi tutti gli interventi di edilizia residenziale previsti, mentre non è stato realizzato

alcun intervento di insediamento industriale/artigianale ed è stato attuato un solo intervento di insediamento di strutture turistico-ricettive, ovvero l’erigendo complesso “Montalbano” che, teniamo a precisare, dovrà mantenere tale destinazione turistico ricettiva.

Va precisato che l’Amministrazione uscente ha incaricato dei professionisti per realizzare un nuovo

Piano Regolatore Generale con una spesa di 143.000 Euro. Non si hanno però notizie sull’iter procedurale

avviato nonostante siano trascorsi oltre quattro anni dall’incarico.

Quanto sopra, opportunamente precisato, ci convince però che, al di là dei tempi di crisi economica

e produttiva che stiamo attraversando, sia necessario rivedere alcune scelte urbanistiche fatte nel

passato e quindi provvedere ad una ricalibrazione delle previsioni urbanistiche che interessano le aree

artigianali/industriali che dovranno trovare una diversa localizzazione ed un differente assetto urbanisticostrutturale.

Si dovranno ripensare, anche sulla base dell’esperienza passata, le reali necessità e le caratteristiche

delle “aree turistiche” previste nel P.R.G., che dovranno garantire uno sviluppo del paese nel rispetto

dell’ambiente. Si dovrà verificare soprattutto la possibilità di privilegiare il recupero del patrimonio

edilizio esistente, anche attraverso forme di agevolazioni sostenibili per chi interviene, ed, in subordine,

prevedere nuove aree di completamento residenziale collegate e prossime alle zone già urbanizzate

che vengano incontro alle legittime esigenze ed ai bisogni di nuove case delle famiglie, opponendosi

ad ogni forma di mera speculazione edilizia.

Si rende prioritario, pertanto, un adeguamento del P.R.G. per effettuare il “governo del territorio” in

maniera appropriata e, soprattutto, al passo con i tempi, per essere pronti ad accogliere nuove forme

di sviluppo che garantiscano una “economia differenziata” al nostro paese, nel rispetto comunque

delle sue indubbie e riconosciute caratteristiche naturalistico ambientali.


 

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